Vitale Ganzoni ha dedicato quasi tutta la vita alla scuola e all’arte: alla pittura, alla scultura e all'intaglio.
“Curiosando tra le molteplici attività di Vitale Ganzoni è inevitabile parlare di scuola, di Società culturale, di Esposizione artigianale, di Ciäsa Granda e di Stria, aspetti intrinsechi della vita in Bregaglia, valle da tempi remoti confrontata con il traffico di passaggio, suscettibile quindi a impulsi e stimoli esterni, e ricca di un passato di emigrazione che inesorabilmente ha lasciato delle testimonianze.” (da Passeggiando con Vitale Camillo Ganzoni, Ciäsa Granda, Sampa 2011)
Un maestro
Ritrasse molti angoli della sua valle a olio, ad acquerello e a tempera. Specialmente negli acquerelli si nota l’attaccamento alla sua terra, il suo l'amore per essa.
In molti quadri splende il sole; le case, le piazze sono tutto un gioco di luce e ombra. Le sue opere sono sogno e realtà al contempo.
Dal suo diario:
“In primavera e in autunno, come pastorello, osservando il cielo blu e chiudendo poi gli occhi, vedevo un affascinante gioco di colori meravigliosi. Amavo specialmente le farfalle. Mi sembravano gli esseri più belli del Creato.
Terminati gli studi alla Magistrale di Coira, frequentai un corso di scultura e modellatura alla Scuola d'arte a Firenze. Nel campo della pittura sono autodidatta. Quello che ho raggiunto è frutto di un lungo e paziente lavoro personale. Attraverso le loro opere e le relazioni i grandi Maestri bregagliotti della pittura mi hanno continuamente indotto a persistere nella ricerca e nel lavoro di produzione. La mia tecnica? Dipingo ubbidendo ai miei sentimenti.
Mi servo di colori vivi e puliti. Cerco di far parlare la luce e l'ombra, le sfumature di colori, dipendenti dalle stagioni e dall'ambiente.
Cerco di colpire l'occhio dell'osservatore coi colori e con il gioco delle linee. L'acquerello è sempre stato ed è tuttora la chiave della mia tecnica: una pittura fresca, umida, spontanea e direi decisa. La pittura mi è mezzo per esprimere i miei pensieri e sentimenti, le cose che mi preoccupano. Ammirare Madre Natura e fissare col pennello le cose che mi hanno impressionato, non trascurando mai il lavoro di ricerca nel campo del linguaggio pittorico, ecco la mia grande gioia.”
Un maestro per i nostri tempi
Zelante promotore di attività in valle, Vitale Ganzoni fonda l'Esposizione artigianale a Soglio e fa parte del comitato della Società Culturale di Bregaglia nel momento dell’acquisto della Ciäsa Granda a Stampa.
A proposito del periodico Bregagliatto, nato su iniziativa della Società culturale nel 1953, dice che il suo scopo sarebbe anche quello di promuovere "delle vicende della vita bregagliotta cercando di mantenere viva la particolarità linguistica e culturale della valle e infondere nei Bregagliotti e nei loro amici il sentimento di appartenere ad una comunità di buon vicinato."
Attraverso il suo impegno Vitale Ganzoni sembra aver fatto sua un’affermazione di Goethe: “Non è sufficiente conoscere, bisogna anche applicare. Non è sufficiente volere, bisogna anche fare".
Ha saputo affrontare con successo le sfide del suo tempo, perché ha creduto in valori quali: la comprensione, la generosità, la tolleranza, l'amore fraterno, l’onestà, la dignità ma anche l’amore per il bello e la natura, la qualità, il lavoro e la creatività. Ha creduto in una società che si fida delle persone, che è attenta alle responsabilità individuali, in cittadini che sanno di essere i primi responsabili di se stessi e che non scordano di avere delle responsabilità verso gli altri - a partire dalla famiglia e dall'ambiente in cui vivono. Questi sono alcuni tra i valori che garantiscono la coesione sociale. Questo è ciò che Vitale Ganzoni ci trasmette attraverso la sua azione e la sua vita.
Accanto allo studio, alla lettura e alla riflessione, la capacità di lavorare è importante. Grazie alla forza di volontà e del lavoro, si possono cambiare molte cose e molte situazioni che sembravano bloccate sono state in grado di evolversi. Premesse queste per vincere anche in circostanze difficili.
Forse il segreto del successo della Bregaglia si può riassumere in questo: essere uniti, lavorare, credere e cogliere le opportunità.
“Curiosando tra le molteplici attività di Vitale Ganzoni è inevitabile parlare di scuola, di Società culturale, di Esposizione artigianale, di Ciäsa Granda e di Stria, aspetti intrinsechi della vita in Bregaglia, valle da tempi remoti confrontata con il traffico di passaggio, suscettibile quindi a impulsi e stimoli esterni, e ricca di un passato di emigrazione che inesorabilmente ha lasciato delle testimonianze.” (da Passeggiando con Vitale Camillo Ganzoni, Ciäsa Granda, Sampa 2011)
Un maestro
Ritrasse molti angoli della sua valle a olio, ad acquerello e a tempera. Specialmente negli acquerelli si nota l’attaccamento alla sua terra, il suo l'amore per essa.
In molti quadri splende il sole; le case, le piazze sono tutto un gioco di luce e ombra. Le sue opere sono sogno e realtà al contempo.
Dal suo diario:
“In primavera e in autunno, come pastorello, osservando il cielo blu e chiudendo poi gli occhi, vedevo un affascinante gioco di colori meravigliosi. Amavo specialmente le farfalle. Mi sembravano gli esseri più belli del Creato.
Terminati gli studi alla Magistrale di Coira, frequentai un corso di scultura e modellatura alla Scuola d'arte a Firenze. Nel campo della pittura sono autodidatta. Quello che ho raggiunto è frutto di un lungo e paziente lavoro personale. Attraverso le loro opere e le relazioni i grandi Maestri bregagliotti della pittura mi hanno continuamente indotto a persistere nella ricerca e nel lavoro di produzione. La mia tecnica? Dipingo ubbidendo ai miei sentimenti.
Mi servo di colori vivi e puliti. Cerco di far parlare la luce e l'ombra, le sfumature di colori, dipendenti dalle stagioni e dall'ambiente.
Cerco di colpire l'occhio dell'osservatore coi colori e con il gioco delle linee. L'acquerello è sempre stato ed è tuttora la chiave della mia tecnica: una pittura fresca, umida, spontanea e direi decisa. La pittura mi è mezzo per esprimere i miei pensieri e sentimenti, le cose che mi preoccupano. Ammirare Madre Natura e fissare col pennello le cose che mi hanno impressionato, non trascurando mai il lavoro di ricerca nel campo del linguaggio pittorico, ecco la mia grande gioia.”
Un maestro per i nostri tempi
Zelante promotore di attività in valle, Vitale Ganzoni fonda l'Esposizione artigianale a Soglio e fa parte del comitato della Società Culturale di Bregaglia nel momento dell’acquisto della Ciäsa Granda a Stampa.
A proposito del periodico Bregagliatto, nato su iniziativa della Società culturale nel 1953, dice che il suo scopo sarebbe anche quello di promuovere "delle vicende della vita bregagliotta cercando di mantenere viva la particolarità linguistica e culturale della valle e infondere nei Bregagliotti e nei loro amici il sentimento di appartenere ad una comunità di buon vicinato."
Attraverso il suo impegno Vitale Ganzoni sembra aver fatto sua un’affermazione di Goethe: “Non è sufficiente conoscere, bisogna anche applicare. Non è sufficiente volere, bisogna anche fare".
Ha saputo affrontare con successo le sfide del suo tempo, perché ha creduto in valori quali: la comprensione, la generosità, la tolleranza, l'amore fraterno, l’onestà, la dignità ma anche l’amore per il bello e la natura, la qualità, il lavoro e la creatività. Ha creduto in una società che si fida delle persone, che è attenta alle responsabilità individuali, in cittadini che sanno di essere i primi responsabili di se stessi e che non scordano di avere delle responsabilità verso gli altri - a partire dalla famiglia e dall'ambiente in cui vivono. Questi sono alcuni tra i valori che garantiscono la coesione sociale. Questo è ciò che Vitale Ganzoni ci trasmette attraverso la sua azione e la sua vita.
Accanto allo studio, alla lettura e alla riflessione, la capacità di lavorare è importante. Grazie alla forza di volontà e del lavoro, si possono cambiare molte cose e molte situazioni che sembravano bloccate sono state in grado di evolversi. Premesse queste per vincere anche in circostanze difficili.
Forse il segreto del successo della Bregaglia si può riassumere in questo: essere uniti, lavorare, credere e cogliere le opportunità.